Crociere a Venezia – Le decisioni odierne del Senato

Tempi certi, i soli che giustificano i sacrifici temporanei imposti alla crocieristica veneziana, per una soluzione che allenti la pressione paesistica su S. Marco senza mettere in crisi la crocieristica, l’intero porto e l’economia del Nord Est.

Questi al di la del gergo parlamentare, sono gli obiettivi che oggi anche il Senato suggerisce di perseguire.

Con evidenti sfumature diverse, che starà al Governo e alla Regione, nelle loro dirette responsabilità, comporre nel modo migliore.

Ben venga la comparazione di tutte le soluzioni, a patto che si distingua tra quelle che confermano la Marittima e sono realizzabili in breve tempo, e quelle che possono essere realizzate solamente nel lungo periodo, che ne considerino anche eventuali alternative, in uno scenario post offshore, piu volte richiamato oggi nella discussione al Senato.

Spetta ora al Governo e alla Regione ricondurre le indicazioni emerse, entro i solchi dei provvedimenti amministrativi, atti a garantirne la trasparenza e i tempi certi.

Paolo Costa

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Dichiarazione di Sandro Trevisanato, Presidente di Venezia Terminal Passeggeri, a commento della mozione unitaria approvata in Senato oggi, giovedì 6 febbraio 2014,  sul tema del transito delle grandi navi a Venezia: “ Accogliamo positivamente la riconfermata centralità dell’attuale Stazione Marittima di Venezia che è insostituibile e verrà completata con il nuovo Terminal 109 / 110 operativo dal prossimo Aprile. È necessario però evitare nel periodo transitorio una ulteriore riduzione del traffico crocieristico che significherebbe la perdita definitiva delle navi a vantaggio di altri porti stranieri”. 

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Matteo Zoppas – Presidente Confindustria Venezia

Apprezziamo che tra i criteri al centro della valutazione comparativa dei progetti siano stati inseriti “l’impatto sull’economia di settore nella fase transitoria e la continuità dell’offerta crocieristica”.

E’ per noi un risultato importante, frutto dell’appello che abbiamo lanciato insieme alle altre associazioni di categoria e delle rappresentanze sindacali veneziane. I senatori hanno finalmente preso atto della nostra preoccupazione rispetto alle gravi ricadute economiche e occupazionali che potrebbero verificarsi a causa dell’incertezza decisionale. Aspetto che, all’interno del dibattito politico di questi mesi, era stato fortemente sottovalutato.

Rimaniamo tuttavia perplessi rispetto ai tempi prospettati, che continuano ad allungarsi.

Rimandare di altri tre mesi la soluzione sulla scelta progettuale, escludendo poi l’inserimento in Legge Obiettivo, potrebbe vanificare i molti sforzi fatti nel mantenere aperto il dialogo con le compagnie di navigazione in merito alle garanzie della programmazione crocieristica.

Ci aspettiamo quindi che il Governo possa stringere i tempi della decisione posto che tre mesi, con le fibrillazioni politiche che il nostro Paese non si fa mai mancare, potrebbero rivelarsi lunghissimi.

 


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