NAPA : piattaforma offshore e collegamenti intermodali – Meeting 4 Febbraio 2014 ore 18 Hotel Bologna Mestre

logopicve

Martedì 4 febbraio 2014

Alle ore 18 presso l’ Hotel Bologna di Mestre

 

al Propeller Club Port of Venice si parlerà di :

NAPA : piattaforma offshore e collegamenti intermodali :

Posizionamento del porto di Venezia  rispetto ai porti concorrenti dell’Adriatico e del Mediterraneo

 

Relatore della serata il Presidente dell’ Autorità Portuale di Venezia prof. Paolo COSTA

 

 

Quale il futuro della portualità alto adriatica nel complesso rapporto che regola la concorrenza tra i porti alla luce del grande ed innovativo progetto che nel NAPA prevede la specializzazione delle singole realtà e quali le ricadute sul sistema trasportistico internazionale con particolare riguardo alla movimentazione delle merci generate dalla piattaforma offshore.   

 

All’ incontro sono stati invitati :

 

i Presidenti dei porti di Ravenna , Chioggia, Monfalcone, Trieste, Koper e Rijeka

 

i rappresentanti territoriali  di : Confitarma, Confetra , Assoagenti e Fedespedi

 

oltre ai rappresentanti e Soci dei Propeller Club di Bologna, Ravenna, Monfalcone, Trieste e Koper

 

 

 


PROGRAMMA INCONTRI 2014

Il calendario di massima degli incontri in programma per il nuovo anno sociale 2014

 

4 febbraio 2014

NAPA ; piattaforma offshore e collegamenti intermodali :

Posizionamento del porto di Venezia  rispetto ai porti concorrenti dell’Adriatico e del Mediterraneo

Quale sarà il futuro della portualità alto adriatica nel complesso rapporto che regola la concorrenza tra i porti alla luce del grande ed innovativo progetto che nel NAPA prevede la specializzazione delle singole realtà e quali le ricadute sul sistema trasportistico internazionale con particolare riguardo alla movimentazione delle merci generate dalla piattaforma offshore.   

Con un interclub che coinvolgerà i porti  di Ravenna, Chioggia, Venezia, Monfalcone, Trieste, Capodistria e Fiume e i rappresentanti territoriali  di Confitarma, Confetra , Federagenti e Fedespedi.

 

4 marzo 2014

SAVE IN THE SKY Venezia terzo hub aereo nazionale.

Il Marco Polo nel sistema aeroportuale del nordest ed i problemi del traffico merci e passeggeri rispetto all’incremento dell’internazionalizzazione della  domanda di voli di linea e lowcost .

Il progettato Quadrante di Tessera opportunità o limite allo sviluppo delle potenzialità strutturali dello scalo aereo veneziano. Un argomento questo di grande attualità con molti interrogativi che attendono risposte e che riguarda non solo  il futuro dell’atra veneziana ma dell’interno nordest e non solo?

 

8 aprile 2014

Porto di Venezia : “Up to date” della produttività e dei livelli occupazionali delle Imprese Terminalistiche Portuali , loro specializzazione nell’ambito delle reti T-TEN .

La crisi della portualità nazionale ha investito anche le imprese terminalistiche che oggi debbono affrontare, a fronte di una contrazione del lavoro , l’aumento dei costi e in particolare  quello dei canoni demaniali,  il precario  mantenimento dei livelli occupazionali e i gravosi  investimenti relativi all’adeguamento tecnologico degli impianti , 

 

13 maggio 2014

 “Dove finiscono i binari del Nordest ? ”

Lo sviluppo del trasporto su ferro è di fondamentale importanza non solo per la mobilità delle persone e delle merci ma anche per la competitività del costo del trasporto oltre che per la tutela ambientale. Quali sono le prospettive di sviluppo anche in rapporto all’intermodalità e alla logistica  del servizio ferroviario con particolare riguardo alla mobilità di persone e merci ?


NAPA e piattaforma offshore in alto Adriatico  infiammano il dibattito

“Il futuro europeo della portualità italiana” ma “Tra il dire e il fare..c’è di mezzo il mare”

Bernardo : “ Non si compete con microaziende:bisogna costruire una struttura imprenditoriale di livello europeo”

Paolo Costa e Maurizio Maresca al meeting organizzato dall’International Porpeller Club di Monfalcone con la partecipazione del Port of Triest e Port of Venice 

 

“Tra il dire e il fare…c’è di mezzo il mare”. Antico proverbio questo che inquadra perfettamente lo stato dell’arte e quanto si dovrebbe  realizzare per rilanciare la portualità italiana, il tutto  ben descritto nel corposo  “Il futuro europeo della portualità italiana”, volume, con la prefazione di Romano Prodi e Luciano Violante, presentato in anteprima dai suoi autori, dal presidente dell’Autorità Portuale di Venezia prof. Paolo Costa e dal prof.  Maurizio Maresca  ordinario di Diritto Internazionale e comunitario  all’Università degli Studi di Udine nell’ambito del meeting organizzato dall’International Propeller Club di Monfalcone con la partecipazione dei club di Trieste e Venezia.  Il futuro dei porti dell’Alto Adriatico , il grande progetto  del NAPA e della  piattaforma off-shore  sostenuta da Palo Costa hanno rappresentato il leit motive del meeting.  “Nessuno dei porti italiani ubicati lungo le rotte che collegano i grandi mercati mondiali è oggi nelle condizioni di contendere i traffici mondiali da e per l’Europa ai porti del mare del Nord. Da questa condizione di minorità si può uscire solo riordinando i porti in pochi sistemi multi portuali,sfruttando l’occasione della nuova strategia di costruzione della rete trans europea dei trasporti, Ten-T entro il 2030”  “…i vantaggi conseguibili con questo approccio sono esemplificati nel caso del multi porto-corridoio dell’Alto Adriatico: il più europeo di tutti per la necessità funzionale transfrontaliera di vedere i porti italiani di Ravenna, Venezia, Trieste, Monfalcone (n.d.r. proprio nel corso del meeting il presidente dell’Azienda Speciale per il Porto ing. Paolo Maschio ha annunciato l’adesione del porto al NAPA)  operare in regime di coopetition (cooperazione e competizione) con il porto sloveno di Koper e quello croato di Rijeka”.  Prendendo la parola Massimo Bernardo  presidente dell’International Propeller Club di Venezia  ha esordito chiedendosi   : “ Se l’obiettivo , sulla carta , potrebbe  apparire perseguibile e raggiungibile,  ancorchè  sdoganato  da tutte quelle difficoltà di ordine economico e  politico che comunque sono oggi presenti  in Europa e nella realtà dell’area, la “coopetition” appare più come la famosa politica delle  “linee parallele e  convergenti “ dei tempi di Aldo Moro che come la terapia per arrivare ad  una serena convivenza tra porti concorrenti. Mi spiego – ha continuato il Presidente – In questo contesto se  è vero che il NAPA dovrebbe rappresentare  quell’innovativo contenitore a livello internazionale  di una nuova politica per portare il range  dell’alto adriatico a competere con  i porti del northern range, mi pare però ,  più verosimile e altrettanto vero ,  che , a monte , bisognerebbe incominciare a stringere più strette alleanze e strategie comuni non solo  tra i nostri porti  italiani prima che con quelli , che comunque sono i nostri diretti competitor in Slovenia e Croazia  , nell’altra sponda dell’Adriatico, ma anche tra tutte le associazioni imprenditoriali di categoria e tra i singoli operatori del trasporto”. “Mi pare infatti difficile che mentre Ravenna , per esempio, come avviene  in Assoporti, cerchi nuovi dialoghi con Genova per contrastare Venezia  o, a proposito del traffico crocieristico  – come spesso  leggiamo  – il porto di Trieste  goda delle “disgrazie” – lo dico tra virgolette”  di quello di Venezia tentando di accaparrarsi navi e crocieristi , compresi i ro/ro , si possano condividere  “sic et  impliciter” con porti esteri quei traffici, già scarsi, diretti alla portualità alto adriatica dove ben tre autorità portuali e tre Aziende Speciali stanno facendo salti mortali per incrementare i propri traffici e le proprie casseforti, ahimè,  sempre più vuote. C’è da chiederci se, prioritariamente,  non fosse stato il caso di creare , in casa nostra , una forte massa critica di imprese ,di  aziende , di operatori del trasporto piuttosto che realizzare  in un incertissima situazione di crisi , quel pur importante  contenitore, il NAPA, che , almeno per ora, si presenta come un container con pareti di cristallo dalle quali  certamente traspare  sì un programma di buoni propositi ma , nient’altro ,se non la necessità di combattere per la sua sopravvivenza dai quasi quotidiani attacchi di altrettanto ben consolidate lobbies con fortissimi  e ben radicati interessi   nei porti tirrenici “.

“In questo contesto  – ha concluso Bernardo – le varie associazioni imprenditoriali di categoria con tutti i  proprio associati , compresa Confetra nordest, dovrebbero far squadra per costruire una struttura imprenditoriale di livello europeo superando quell’anacronistica polverizzazione di aziende, spesso microaziende,   oggi presente nel territorio. Questa è una dimensione  aziendale che  appare oggi impraticabile a fronte dei grandi progetti dettati dalla U.E. e che si realizzeranno  con le reti TEN . Se veramente il postulato di questo affascinante teorema si chiama “Coopetition” allora i primi a doverla praticare , a mio avviso,  dovrebbero essere  proprio gli imprenditori del trasporto, parecchi dei quali nostri associati nei vari Propeller , per i quali auspico un dialogo sempre più stretto  e, tra loro,  una sempre più trasparente collaborazione nella quale la vera competizione dev’essere cristallina ed  evidente nella qualità dei servizi resi alla merce e all’armatore”.