Convegno del Port of Venice Il Porto degli Interporti – Comunicato stampa

COMUNICATO STAMPA

“Il porto degli Interporti” : con monopolio e solisti non si fa la  squadra

Portualità diffusa e una sempre più stretta collaborazione con gli interporti  di Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna per  concretizzare le grandi potenzialità che il porto offshore  dell’alto Adriatico sarà in grado  di esprimere grazie alle nuove tecnologie di imbarco-sbarco previste per questa grande piattaforma logistica targata Paolo Costa, l’attuale presidente dell’Autorità Portuale di Venezia che nel meeting organizzato dall’Internatioonal Propeller Club Porto of Venice dall’emblematico tema “Il Porto degli Interporti” ha raccolto il consenso e l’adesione dei massimi rappresentanti del cluster trasportistico presenti al tavolo dei relatori, dal presidente della U.I.R. e dell’Interporto di Bologna Alessandro Ricci al rappresentante della Z.A.I. e dell’Interporto di Verona Pier Luigi Toffalori, al vicepresidente dell’Unione di Navigazione Interna Italiana Sergio Vazzoler, al presidente dell’Interporto di Venezia Eugenio De Vecchi, al rappresentante del porto di Mantova Leoni .

Dunque un nuovo, importante  “tassello”  di quel vasto mosaico previsto dal NAPA e mirato ad attivare una nuova politica di integrazione nella governance  dei traffici del Mediterraneo nord orientale per arginare la loro fuga verso i porti del nord Europa da una parte e, dall’altra, perfettamente in linea con quanto è oggi richiesto dalla U.E. per bilanciare e riequilibrare la portualità del nord e del sud del continente.

“Si tratta di riassettare un sistema oggi  anomalo – ha tra l’altro dichiarato il presidente Costa – che vede i nostri retroporti  servire altre portualità quando abbiamo tutte  le carte in regola  per proporre la portualità adriatica come via economicamente più competitiva per i traffici diretti o provenienti dal centro Europa al Medio ed Estremo Oriente via Suez”.

“Carte in regola” che significano tracce ferroviarie, banchine attrezzate, infrastrutture stradali e autostradali  e navigabili per via d’acqua interna, efficienti aeroporti al servizio di una logistica di alto livello di altrettante aree produttive alla ricerca di sistemi trasportistici sempre più avanzati , supporto essenziale per dare maggiore competitività all’import-export di questa “nuova e grande regione d’Europa”.

Nei molti interventi  è stato ricordato come il decreto “Salva Italia”  agevoli questa politica consentendo  tra l’altro  alle Autorità Portuali  di porti classificati come “terminali di corridoi europei” di localizzare nel porto le varie fasi delle operazioni doganali.

Particolare interesse ha destato l’intervento del rappresentante della Z.A.I – Interporto Quadrante Europa di Verona, il più grande in Europa,  Toffalori il quale ha tra l’altro ricordato come una collaborazione sinergica fra gli interporti del Veneto e il porto di Venezia coinvolga lo stesso interporto di Verona che non vede incompatibilità con i treni che oggi arrivano da la Spezia. “ Da parte nostra vi è la piena disponibilità a collaborare fattivamente – ha affermato Toffalori – Così come Venezia storicamente guardava ad un territorio più ampio degli attuali confini del veneto, occorrerà guardare anche ad una macroregione che va oltre al Veneto e si collega agli altri territori del nord est  ma anche a parte della Lombardia e dell’Emilia Romagna”.

Dall’Interporto di Venezia, in accordo con i piani dell’autorità Portuale,  annunciate grandi strategie industriali nell’ambito della riconversione  di Porto Marghera , dalla costruzione di una centrale elettrica a biomassa a nuovi insediamenti logistici , al raddoppio di celle frigorifere per la catena del freddo ecc. ecc. mentre  l’escavo dei canali lagunari di grande navigazione in fase di completamento fina quota di progetto consentirà ai terminal portuali lagunari  l’ormeggio di navi di sempre maggiore stazza alimentando così maggiori tonnellaggi di merci e una maggiore attrazione per le compagnie di navigazione.

“Il Porto degli Interporti” non è stato un dialogo tra sordi né un autoreferenziale  monologo di pochi “solisti”   – ha dichiarato a conclusione del meeting  il presidente del Propeller Massimo Bernardo – La presenza e l’impegno  a questo “tavolo tecnico” di tanti autorevoli relatori ha dimostrato come ci sia oggi l’esigenza di seppellire anacronistici monopoli locali attivando nuove sinergie tra pubblico e privato, formula questa condivisa e vincente nei fatti come dimostrano le strategie adottate nell’ambito del range portuale dell’alto Adriatico oggi divenuto riferimento di importanti investimenti di primarie compagnie di navigazione, di grandi gruppi finanziari ma,soprattutto,  di una nuova cultura non solo relativa al trasporto ma alla riorganizzazione logistica, occupazionale e sociale  di quelle aree produttive che rappresentano il vero motore per rilanciare in un’ottica europea ,  l’economia di tutto il Paese”.

 


Convegno del nuovo propeller Club Port of Mantua

Il Presidente Nazionale del Propeller unitamente al Club di Mantova, in occasione della convocazione  del Comitato di Presidenza, hanno il piacere di comunicare il PROGRAMMA DEL CONVEGNO PUBBLICO:

VENERDI’ 2 MARZO 2012

Sala degli Stemmi di Palazzo di Palazzo Soardi via Pietro Frattini, 60 – Mantova 

http://maps.google.it/maps?q=Via+Pietro+Frattini,+60+Mantova&hl=it&sll=41.442726,12.392578&sspn=12.344819,18.808594&hnear=Via+Pietro+Frattini,+60,+46100+Mantova,+Lombardia&t=m&z=15

“LE PROSPETTIVE STRATEGICHE DEL TRASPORTO FERROVIARIO E FLUVIOMARITTIMO IN VAL PADANA:  

SCAMBI DI ESPERIENZE DA PROGETTI  EUROPEI”

 


Press release – Meeting 28 febbraio 2012

COMUNICATO  STAMPA

 

Meeting International Propeller Club Porto of Venice

 

IL PORTO DEGLI INTERPORTI

 

28 febbraio 2012  Hotel Bologna  ore 18.30

“Il Porto degli Interporti” . E’ questo il tema del meeting aperto al pubblico  che l’International Propeller Club di Venezia affronterà il 28 febbraio con inizio alle ore 18.30 nella sala convegni dell’hotel Bologna (Best Western) di Mestre ed al quale hanno aderito in qualità di relatori il presidente dell’Autorità Portuale di Venezia  Paolo Costa, quello dell’Interporto di Venezia Eugenio De Vecchi, di Rovigo Antonello Contiero, di Bologna Alessandro Ricci oltre al consigliere del Consorzio ZAI Interporto di Verona Pier Luigi Toffalori , il presidente di Sistemi Territoriali s.p.a.  Michele Gambato e il vicepresidente dell’Unione di Navigazione Interna Italiana Sergio Vazzoler.

“ In un così complesso momento dell’economia nazionale l’emblematico tema di questo meeting rappresenta un importante tavolo tecnico  di confronto tra i cospicui investimenti programmati dal Porto di Venezia con la realizzazione della Piattaforma logistica offshore al centro della portualità dell’alto Adriatico e il ruolo del network interportuale che la dovrà alimentare dal retroterra – anticipa il  Presidente del Propeller veneziano Massimo Bernardo –  Nell’ambito delle tante relazioni e del dibattito che animeranno il meeting  si dovrà capire quale sarà il ruolo che dovranno giocare gli interporti veneti,friulani e emiliani rispetto alla nuova portualità ipotizzata dal progetto NAPA  e dal porto offshore”.

Nel corso della riunione si farà il punto sullo stato dell’arte del trasporto su rotaia, su gomma, aereo e per navigazione interna : un focus per capire le nuove strategie di sviluppo ma anche i punti di debolezza del sistema trasportistico del nord est italiano .


Il Porto degli Interporti

“Il Porto degli Interporti“

28 febbraio 2012

ore 18.30 Hotel Bologna di Mestre

 

Antonello Contiero Presidente dell' Interporto di Rovigo

Paolo Costa Presidente Autorità Portuale di Venezia

Eugenio De Vecchi AD dell’ Interporto di Venezia

Michele Gambato Presidente di Sistemi Territoriali

Alessandro Ricci Presidente Interporto di Bologna

Pier Luigi Toffalori Consigliere nel CDA di Z.A.I. Interporto di Verona

Sergio Vazzoler Vicepresidente di U.N.I.I.

 

Gli interporti rappresentano, in generale, importanti generatori di traffico e quelli del Veneto, in particolare, lo sono per il porto di Venezia. Per questa ragione queste diverse, ma interdipendenti realtà della logistica e della movimentazione delle merci, possono contribuire a rafforzare il ruolo della portualità lagunare a tutto vantaggio dell’ export della nostra regione, considerando sia il progetto europeo riferito al NAPA, che vede i porti dell’ alto Adriatico interlocutori marittimi dell’ economia del centro e Sud Europa, nonché in considerazione di quanto indicato nella recente revisione del Libro Bianco dalla Commissione dell’ UE.