Crociere e grandi navi a Venezia

                                                                           COMUNICATO  STAMPA

Interclub Propeller Port of Venice  e Lions  per  difendere  il traffico crocieristico :

Le “grandi navi ? Un affare per tutti” !

Non costosissime “dighe mobili” ma una indistruttibile, virtuale barriera per salvare Venezia e la sua laguna, stavolta non dalle acque alte ma dall’estromissione del traffico crocieristico dalle banchine della Marittima nel centro storico della Città.

Questo, in estrema sintesi, quanto è emerso dall’interclub    organizzato dall’International Propeller Cub Port of Venice  e dalla Venezia  Terminal Passeggeri con  i Lions della provincia di Venezia. Tema dell’incontro : Cruising : “ core business”  dell’economia marittima veneziana”, in realtà una concreta radiografia a tutto campo di un settore in sensibile crescita che colloca il porto veneziano come primo “home port” mediterraneo delle più prestigiose compagnie di crociera.

Ma qual è  il destino del porto crociere se la Città tutta , con enti ed associazioni imprenditoriali e culturali non si schiererà al fianco del suo sviluppo ?

“Il problema  non è “Crociere si o crociere no a Venezia ma “ Quale Venezia per gestire l’economia marittima e il suo traffico crocieristico per salvare , in un così grave momento di crisi economica ,i tanti posti di lavoro tra diretto ed indotto generati da questo comparto”? Provocatoriamente Massimo Bernardo presidente del  Port of Venice nella sua relazione introduttiva ha puntato dritto al cuore del problema: “Il vero obiettivo, quando altri porti a noi vicini fanno a gara per rubarci questo prezioso traffico,  è quello di individuare nuovi percorsi per integrare sempre più il porto alla Città non creando come oggi avviene  “un’isola nell’isola” ma un “inscindibile unicum” che rappresenti il vero punto di forza per lo sviluppo di quell’economia del mare che da sempre, tra luci ed ombre, alberga nel dna della nostra Città e del suo popolo”.

Nel corso dell’incontro, dopo la brillante relazione dell’AD del terminal Passeggeri Roberto Perocchio che ha illustrato i cospicui investimenti per la realizzazione delle nuove strutture della Marittima e l’impegno per rendere sempre più ecosostenibile l’ormeggio delle grandi navi in Marittima con  il nuovo sistema di approvvigionamento elettrico da banchina (cold ironing) , è stato il rappresentante dell’Autorità  Marittima  Com.te  Mollica ad illustrarle nuove ordinanze per  l’attività di controllo sul transito delle navi in Bacino San Marco a seguito delle decisioni  scaturite, dopo l’incidente della Costa  Concordia, dai ministri per le Infrastrutture  Passera e da quello dell’Ambiente Clini  oltre a quella che riguarda i controlli sui carburanti a basso impatto ambientale  prescritti per  la navigazione e l’ormeggio nelle acque lagunari.

Ma a dare il quadro complessivo dello “stato dell’arte” delle tante problematiche che hanno investito il settore e che recentemente hanno dato vita a pubbliche  manifestazioni mirate a contrastare il passaggio delle navi da crociera per il bacino di San Marco , è stato il portavoce dell’Autorità Portuale Stefano Nava  che ha indicato le “rotte” perseguite dall’ente che governa lo sviluppo del porto, ipotesi progettuali  queste  ora all’attenzione degli enti pubblici competenti.

Sul rapporto tra la domanda di nuove costruzioni e l’attività di Fincantieri il presidente dell’International Propeller Club di Monfalcone , ing. Maschio , dopo aver fatto   un’ampia analisi del mercato mondiale del settore ha ricordato pregi e problemi dell’industria cantieristica italiana alla luce di una sempre più agguerrita concorrenza dei paesi asiatici. Di particolare interesse la relazione del direttore dell’Associazione Industriali di Venezia Nelson Persello il quale ha ricordato quanto sia importante il rapporto tra il mondo produttivo veneto e lo sviluppo del traffico crocieristico soprattutto in relazione alla realizzazione delle nuove strutture per  l’imbarco e sbarco dei passeggeri fornite al Terminal veneziano ed oggi esportate in altri importanti porti europei. Rispondendo al presidente del Propeller , quello dell’Associazione culturale “Ponti sui mari” Iva Scarpa si è soffermata sull’importanza del “transit cruising”  per l’economia cittadina. 

“Qual è l’incidenza per la realtà cittadina   di avere un così importante   traffico crocieristico a Venezia ?- si è chiesta la relatrice –

 E’ a questa domanda che bisogna rispondere quando sembra che un così prestigioso business non sia condiviso ed apprezzato da tutta la Città che in questi ultimi mal sembra sopportare il passaggio delle grandi navi e quella “invasione”  organizzata di crocieristi  spesso orientati su un’unica destinazione, per quanto unica, Piazza san Marco.

Ma la vera Venezia  è oltre la Piazza, il luogo più prestigioso, e non solo in celebri campi, calli e campielli ma nel suo ambiente naturale :la Laguna.

Un “unicum” totalmente sconosciuto nella sua totalità, ma ipersfruttato in alcune sue entità .

Il “ transit cruising”, coordinato da un’unica “governance” ,  rimane il più importante veicolo , anche per i suoi numeri, per la Città e la compagnia di navigazione, per dare un valore aggiunto alla crociera che non deve considerare il terminal veneziano esclusivamente il porto di partenza o di arrivo ma l’inizio di un nuovo percorso nell’essenza di quanto la Città di Venezia e la sua laguna da sempre sanno  offrire. Un percorso che altro non dev’essere che il frutto della più stretta collaborazione tra tutti i soggetti, pubblici e privati, economici, associazionistici, culturali ecc. che la animano quotidianamente”. A nome di tutti i Lions  invitati al meeting  il presidente di zona prof. Barnaba ha espresso il massimo apprezzamento per  questa iniziativa  congressuale assicurando l’impegno dei clubs  per far conoscere le importanti ricadute economiche e culturali che il traffico crocieristico genera nell’area veneziana. 


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *